Visita alla Chiesa di Santa Maria Assunta di Esine accompagnati da Lucilla Giagnoni
Lucilla ha incontrato la Valle Camonica nel tempo di Pasqua, un tempo rituale che qui conserva ancora un valore importante e segna davvero un passaggio. In questa chiesa lei scopre una nuova Vergine, vera madre che nutre, allatta e parla al suo bambino. Ecco che l'intero ciclo pittorico si trasforma, i nostri occhi ora possono vedere un mondo al contempo intimo e celeste e tutto il nostro corpo vivere un'esperienza estetica intensa che coniuga il grembo con le stelle, il mondo simbolico con quello vissuto.
© Comunità Montana di Valle Camonica Distretto Culturale di Valle Camonica © Davide Bassanesi
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LA CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA A ESINE
La chiesa di Santa Maria Assunta, monumento nazionale, si trova a nord-ovest dell'abitato di Esine. Edificata nel XV secolo, è stata ricostruita nel 1776, assumendo le sembianze odierne. Dell'impianto originario cinquecentesco rimane il campanile dal cuspide conico, costruito in pietra giallastra. L'interno è ad aula unica, tipica della tipologia della pieve rustica, con tetto a capanna, copertura lignea della navata e volta in muratura nella zona presbiteriale. La navata e il presbiterio si presentano completamente affrescati da Giovanni Pietro da Cemmo, che lavorò in questa chiesa tra il 1491 ed il 1493. Il programma decorativo risulta particolarmente complesso e denuncia, per unità e finezza teologica, una committenza di alto livello: lo dimostra la presenza di stemmi appartenenti a famiglie della nobiltà camuna, come i Beccagutti e i Federici. I temi rappresentati possono a ragione essere suddivisi in due gruppi principali: la "Storia della Salvezza", che occupa l'arco santo e la zona presbiteriale, e immagini della devozione popolare disposte in riquadri ordinati della navata. Il ciclo con storie della Salvezza principia con l'Annunciazione, posta sull'arco santo, e con le figure dei Profeti, dipinti sul parapetto della loggia. Oltre l'arco e la cancellata la volta a crociera del presbiterio è occupata dalla rappresentazione delel schiere celesti, al centro delle quali si impone il Cristo Pantokrator (di oltre tre metri) in mandorla, attorniato da una cerchia di 72 personaggi, rigidamente divisi per classi: santi, martiri, patriarchi, imperatori, profeti. Le pareti del presbiterio sono decorate con le scene della Natività e dell'Adorazione dei Magi, la Crocifissione (posta sulla parete di fondo del presbiterio), l'Assunzione della Vergine (a occupare la parete di sinistra). Nel 1573 viene abbattuta una sezione di parete per creare la cappella del Rosario, distruggendo degli affreschi che probabilmente raffiguravano un Giudizio Universale.