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La vera Maria rivelata dall'arte del Romanino

A Bienno, nella Chiesa di Santa Maria Annunciata, per conoscere una rappresentazione viva, vera di Maria

Maria Paiato, attrice teatrale e cinematografica, grazie alla sua sensibilità, ci rivela la Maria del Romanino. Lo fa con pochi e profondi tratti, come se l’avesse conosciuta, come se le potesse parlare. Cos'altro voleva raccontarci il grande pittore Girolamo Romanino tramite i suoi affreschi? Quante tra le sue "storie vere" dobbiamo ancora riscoprire?

Un’arte per tutti, un’arte leggibile a più livelli: una grande arte

© Comunità Montana di Valle Camonica Distretto Culturale di Valle Camonica © Davide Bassanesi

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LA CHIESA DI SANTA MARIA ANNUNCIATA

La Chiesa di Santa Maria Annunciata, costruita nel XV sec., si trova nel centro del paese e conserva i tratti più significativi del francescanesimo. Il suo alto campanile a cuspide con bifore, la facciata impreziosita dal portale in pietra simona e marmo bianco e il rosone soprastante, segnano il passaggio dallo stile gotico a quello rinascimentale. Nata sui resti di precedenti costruzioni, come documentato durante l'ultimo restauro, è un esempio di "pieve rustica", edificio ad aula unica con tetto e facciata dal profilo a capanna e loggiato addossato alla controfacciata. L'interno, diviso in tre campate e presbiterio coperti da volte a crociera, presenta un ricco apparato pittorico eseguito in momenti diversi da più artisti. Gli affreschi che coprono gli alzati della navata, la parte inferiore dell'arco santo, il sottarco, le volte e i peducci del prebiterio, raffigurano una grande varietà di Madonne e santi che sono stati realizzati da Giovanni Pietro da Cemmo e dalla sua bottega tra il 1490 e il 1494; l'Annunciazione dell'arco santo e gli angeli della vola adiacente al presbiterio sono attribuiti a Francesco Prata da Caravaggio, mentre i dipinti del presbiterio - raffiguranti Storie della Vergine tratte dai Vangeli apocrifi - sono attribuiti a Gerolamo Romanino e alla sua scuola intorno al 1540. La pala dell'altare maggiore con l'Annunciazione racchiusa entro un'ancona lignea riccamente intagliata e dorata è opera di Giovan Mauro della Rovere detto il Fiamminghino.