INDIETRO

ATLANTE DEL CLEGNA

Camminando a ritroso, controcorrente, a risalire il corso di un torrente da novembre a maggio

Andare sul Clegna è stato come azzerare il percorso fatto, dimenticare la geografia, assecondando un'idea: ci saremmo dovuti muovere passo dopo passo addentrandoci nei meandri dei questo fiume chiedendo alle nostre membra di muoversi prima ancora che la testa decidesse in quale direzione. E' successo di tutto, l'acqua ha cambiato stato, consistenza, suono, odore, ora in cattività disegnata da canali o trattenuta dal ghiaccio, ora intenta a giocare a cavallo delle marmitte dei giganti, ora temuta e temibile, ora capace di perfette opere di ingegneria naturalistica, ora inerme.

Non sappiamo bene cosa sia per un geografo conoscere un fiume, per noi imparare a memoria il Clegna è diventato con il passare del tempo una via d'accesso alla sua comprensione.