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NATURA SAVIA

La vita nascosta delle cime, dei camosci, degli stambecchi, del ghiaccio

E su verso le vette, e poi addentro alla valle fino a sfiorare appena paesi e genti, tra gli alberi nel bosco e poi su ancora verso i pascoli. Bestie selvatiche e animali domestici, le rughe profonde del ghiacciaio più grande d'Italia e tante vite ognuna legata all'altra in solo paesaggio.

La storia "Natura savia" è inserita nell'itinerario di #GrandiMani, l'escursione off-line di Valledeisegni.it che sabato 28 maggio 2016 ti porterà alla scoperta di un meraviglioso scorcio di Valle Camonica in compagnia di Davide Sapienza, geo-poeta e narratore d'eccezione! Trovi maggiori dettagli su http://valledeisegni.it/it/storia/80: una storia d'Acqua della Valle dei Segni. #BENTORNATO!

© Parco dell'Adamello © Davide Bassanesi

Undici aree protette che coprono circa il 55% della superficie della Valle Camonica: un patrimonio di natura, ma anche di arte, cultura e lavoro che fanno di questa valle alpina un forziere di beni preziosi, molti turisticamente sconosciuti e quindi da scoprire. Non solo le oltre 200 mila incisioni rupestri patrimonio mondiale dell'umanità Unesco, ma anche il ghiacciaio più vasto d'Italia, delle specie animali rare e una flora straordinaria, il tutto racchiuso in soli 90 chilometri lineari. E' la Rete Natura di Valle Camonica.

Le meraviglie di Rete Natura di Valle Camonica sono inserite nel percorso di Realtà Aumentata WALKING WITH CULTURAL HERITAGE. Scarica la app "Be AR", utilizzando i link o i QRcode dell'immagine che trovi qui sotto, poi punta le icone e scopri il resto della storia.

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IL PERCORSO RETE NATURA

Uno degli aspetti più interessanti che caratterizza il percorso è la singolare ricchezza e varietà di specie botaniche presenti. Tale ricchezza è dovuta alla particolare situazione climatica che in poche centinaia di metri muta radicalmente: si passa da una zona climatica, all'interno della forra del Dezzo, dove l'acqua del torrente, le ripide sponde ombrose e le correnti di aria fresca che scendono da monte verso valle favoriscono un clima fresco ed umido, ad una zona caratterizzata da un clima caldo ed asciutto dovuto alla favorevole esposizione del versante a sud, oltre alla conformazione del suolo roccioso e ripido lungo tutto il tratto di sentiero che si sviluppa sulla costa della montagna. Si determinano quindi due habitat estremamente diversi dove trovano riparo specie vegetali altrettanto diverse...

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LA FORRA DEL DEZZO

Dallo sperone roccioso su cui sorge il Castello di Gorzone si scopre, attraverso un precipizio, la forra del Dezzo, caratterizzata da rive a strapiombo tipo canyon.
Il fiume Dezzo sorge nel Comune di Schilpario e sfocia nel fiume Oglio a Darfo Boario Terme. Estese foreste risalgono le strette forre del torrente Dezzo per raggiungere le pendici dei ripidissimi massicci calcarei tra cui spicca il Gruppo della Presolana. Poco prima di entrare in territorio bresciano la valle si trasforma in una forra stretta e profonda. Questo tratto di circa 400 m è particolarmente suggestivo in quanto scavato nella roccia viva di una forra, percorsa dall'impetuoso torrente Dezzo e serrata tra due pareti rocciose dalle quali scendono numerose cascate. La forra è resa particolarmente unica anche grazie alla sua posizione solitaria, che le permette di conservare nel tempo le sue tipicità ambientali anche grazie all'impossibilità di raggiungerla a piedi.