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Il racconto della primavera dalla stele di Naquane

Su una roccia istoriata del Parco di Naquane prende vita un’antichissima allegoria della primavera, ce la racconta un narratore di eccezione

Battista era un cantastorie ed un grande conoscitore di segni; cantava storie scritte sulla roccia migliaia di anni or sono, per scienziati, bambini, pellegrini, amici, per tutti. Cantando ha riempito i segni di significati e ha saputo cogliere il genius loci della terra che lo ha ospitato per molti anni, la Valle Camonica.
Qui mostra ad Ascanio Celestini, e a noi tutti, la famosa stele di Naquane, e nel mostrarla le dà vita: vediamo così il risveglio della natura dopo il gelo invernale, la danza degli animali, il movimento dei raggi solari. Un vero e proprio inno alla primavera da ritrovare e contemplare.

“Grande Battista, che in tanti anni ha raccontato la sua storia condividendo il sapere e la fantasia” – Ascanio Celestini

© Comunità Montana di Valle Camonica Distretto Culturale di Valle Camonica © Davide Bassanesi